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Dato il cognome si potrebbero fare mille battute sul fatto che ora che ha vinto a Barcellona è diventato il favorito per la lotta al titolo, o che all'ultimo giro è stato favorito dal compagno di squadra Luca Degano che gli ha ceduto la vittoria per consentirgli di prendere la leadership in classifica generale, fatto sta che ora Gianluca Favorito sta diventando tale di nome e di fatto. Già a Imola si era fatto notare per la grande costanza di rendimento e per la capacità di gestire le gomme, arrivando a far durare le gomme Medie ben 26 giri tenendo al contempo un passo molto competitivo e contendendosi la vittoria con Alex Turato fino ad una manciata di giri dalla bandiera a scacchi.
Due settimane fa però è andata in scena una gara decisamente atipica, con numerosi top drivers eliminati già da subito con l'incidente al via innescato proprio dal compagno di squadra Luca Degano e poi con l'incredibile serie di incidenti assurdi sotto Safety Car, per cui per avere un quadro esatto dei valori in campo avremmo dovuto attendere una gara "normale" come per fortuna è stata quella di Barcellona, e i due alfieri del Vivaio Racing hanno dimostrato di avere davvero il potenziale per lottare per entrambi i titoli. Certo, va detto che la serata era stata in realtà dominata sin dall'inizio da Cesare Penco, autore di una performance "assurda" in qualifica quando mentre i suoi avversari stavano lottando sui millesimi ha di colpo tirato giù oltre mezzo secondo lasciando tutti di sasso, e poi di una prima parte di gara in cui pareva avere una marcia in più, ma è stato costretto al ritiro da problemi hardware che gli hanno reso impossibile continuare la corsa a causa di continui freeze che avrebbero comportato rischi non solo per lui ma anche per gli altri.
Inoltre, l'altro grande rivale Alex Turato ha lo svantaggio di non avere compagni di squadra in gara, fattore che ovviamente ha ripercussioni anche nella classifica team, dove il GTWR Carman avendo un solo pilota ha ben poche speranze. Non siamo ancora al giro di boa del campionato, ma pare che a giocarsi il titolo saranno proprio Favorito e Turato, in quanto nonostante ci siano altri piloti che in quanto a talento non hanno nulla da invidiare, nessuno di loro è riuscito a completare entrambe le gare fin qui disputate senza imprevisti, ed è emblematico il fatto che a parte Favorito e Turato nessun altro pilota sia riuscito a concludere entrambe le gare nelle prime 6 posizioni, e il divario in classifica fra il duo di testa e gli inseguitori è già molto alto.
Come già successo a Imola e nelle prequalifiche, anche qui a Barcellona abbiamo assistito ad una sessione di qualifica davvero avvincente e serrata, con i top drivers che si contendevano la pole position letteralmente sul filo dei millesimi, quando come un fulmine a ciel sereno è arrivato Cesare Penco tirando giù di colpo mezzo secondo. Nei minuti finali i suoi rivali hanno ridotto il gap, ma alla fine il pilota del Rivetto Racing Team ha comunque ottenuto la pole con ben tre decimi e mezzo di margine su Alex Turato e quasi mezzo secondo su Alberto Rubert. Seconda fila completata da Luca Degano, con Andrea Benedetti 5° e Gianluca Favorito 6°. Non benissimo i piloti del Fast & Aged Angelo Trifilio ed Emanuele Di Stefano, autori rispettivamente del 10° e del 12° tempo dopo che a Imola Trifilio si era schierato in prima fila e Di Stefano dopo una fantastica rimonta dalle retrovie era riuscito a concludere a podio, ma qui ha anche avuto problemi di traffico nel suo tentativo più promettente.
Allo start tutto è filato liscio nelle prime posizioni, ma nella parte centrale del gruppo Di Stefano si è ritrovato senza force feedback ed è finito sull'erba col risultato che la sua auto è diventata del tutto incontrollabile e nel rientrare in pista ha colpito Longo e Galasso, ma ad avere la peggio è stato lo stesso Di Stefano che si è ritrovato in ultima posizione e con la prospettiva non certo entusasmante di dover affrontare 53 giri di gara senza force feedback. La Direzione Gara non ha mandato in pista la Safety Car dato che l'incidente ha coinvolto solo tre piloti di cui uno solo è finito in fondo al gruppo, così Luca Degano ne ha approfittato per soffiare il 3° posto ad Alberto Rubert, che dopo avere seriamente rischiato di perdere la macchina all'uscita della curva Campsa è stato attaccato anche da Benedetti che però è andato lungo finendo nella ghiaia e sprofondando in dodicesima posizione.
Come ci aveva già abituato in FC2 Cesare Penco ha subito fatto il vuoto guadagnando oltre 1,5" su Turato durante il primo giro, mettendosi subito in fuga esattamente nello stesso modo in cui lo stesso Turato era scappato via a Imola, ma qui con la F-2004 e i regolamenti che consentono il rifornimento si fa fatica a capire fino a che punto la differenza di passo dipende dalla velocità pura e fino a che punto dalla quantità di benzina nel serbatoio, anche se avendo entrambi gomme Medie si suppone che abbiano preso il via della corsa con un quantitativo di carburante molto simile.
Fa specie notare come solo due settimane fa a Imola Cesare Penco con una strategia aggressiva non solo non riusciva a tenere il passo di Turato ma addirittura faticava a star dietro a Favorito che aveva in programma una sola sosta, e adesso come per magia era nettamente più veloce di chiunque altro, tanto da fare quasi sospettare che avesse per errore caricato il setup della qualifica e che dopo 3-4 giri sarebbe rientrato ai box per rifornire. All'inizio del 4° giro il pilota del Rivetto Racing Team aveva già oltre 3" di margine, quando un freeze del suo pc lo ha fatto finire lunghissimo appena dopo la curva 1 e lo ha fatto scendere in seconda posizione, ma i colpi di scena erano solo all'inizio, perchè sempre durante in 4° giro Turato ha mancato completamente il punto di corda dell'ultima curva finendo nella sabbia e sprofondando così in decima posizione, con Cesare Penco che dopo neanche un giro dal suo problema si era già ripreso la prima posizione e per di più con tutti i presupposti di consolidarla dato che alle sue spalle c'era Luca Degano con gomme Hard e serbatoio più carico.
L'ultima curva del tracciato spagnolo, la New Holland, in questo layout denominato Barcellona Moto che è privo della chicane introdotta a partire dal 2007 si affronta a tutta velocità, ed è veramente difficile non commettere errori, perchè c'è una sola traiettoria possibile e per di più ci sono anche un paio di piccoli avvallamenti che su monoposto leggerissime come le F-2004 si sentono parecchio, inoltre basta anticipare o ritardare l'inserimento di pochi millesimi di secondo per ritrovarsi o sull'alto cordolo interno che scompone la macchina, oppure così larghi da finire con le ruote di sinistra oltre il cordolo esterno all'uscita della curva, con conseguente repentina perdita di controllo.
Oltre a ciò, le gomme Medie soffrono molto le alte velocità che si raggiungono in quella curva e se si guida in maniera troppo aggressiva e magari anche con il Traction Control basso si rischia seriamente di essere "abbandonati" dalle gomme in piena percorrenza, e probabilmente la combinazione "gomme Medie + controllo di trazione basso" ha causato tantissime uscite di pista in quel punto: quella di Alex Turato era solo la prima di tantissime, perchè ad esempio già un giro dopo sono usciti contemporaneamente Pignataro e Di Stefano, e al 12° giro un'altra vittima illustre è stato il pilota in terza posizione Alberto Rubert, anche lui con gomme Medie, che ha pizzicato l'erba in uscita con la sua auto che si è immediatamente intraversata: pur nell'errore, l'alfiere del Fast & Aged è stato abilissimo ad evitare di finire a muro e a non andare in testacoda, così come bravissimo è stato anche Gianluca Favorito che gli era subito dietro e che lo ha evitato davvero per miracolo: poteva essere un disastro, invece grazie all'abilità dei piloti coinvolti tutto si è risolto nel migliore dei modi, con Favorito che è salito in terza posizione e Rubert che incredibilmente ha perso una sola posizione.
Le gomme Medie su questa pista hanno un grande calo di grip a partire dal 13°-14° giro, per cui non conviene spingersi molto oltre perchè poi si rischia davvero molto: il leader della gara Cesare Penco ha infatti effettuato la sua prima sosta proprio alla fine del 14° giro, quando il suo vantaggio su Degano era arrivato a superare i 7", ed è rientrato in pista con un altro set di gomme Medie, segno che con tutta probabilità era su una strategia a 3 fermate. Al giro successivo, il 15°, Alberto Rubert ha perso ogni possibilità di lottare per le primissime posizioni a causa di un errore di calcolo per quanto riguarda la sua strategia che lo ha costretto a percorrere tutto il giro a velocità ridottissima per non rimanere per strada senza benzina: alla fine è riuscito a rientrare ai box ma durante quel giro ha perso ben 10", rientrando in pista dopo la sosta addirittura 19°. Primo stint stranamente molto lungo per Turato nonostante montasse gomme Medie, che ha fatto durare per ben 19 giri tenendo un ritmo tutto sommato sorprendente per quella che si pensava sarebbe stata la durata di queste gomme, anche se Favorito e Degano là davanti con le Hard andavano qualche decimo più forte.
Il pit per i due alfieri del Vivaio Racing in testa alla gara è avvenuto alla fine del 20° giro, e in questi 6 giri in più percorsi prima della fermata i due hanno anche guadagnato quasi 2" su Cesare Penco che dopo la sua sosta aveva gomme Medie nuove ma anche 60 litri di carburante in più a bordo; in ogni caso, il pilota del Rivetto Racing Team ha comunque tenuto la prima posizione per quasi 6", vantaggio che ha subito iniziato ad accrescere perchè i due piloti del Vivaio Racing avevano nuovamente montato gomme Hard ed erano quindi su due soste invece di tre. Strategia più aggressiva anche per Angelo Trifilio, che dopo una qualifica sottotono in gara si è trasformato e al 23° ha superato Favorito portandosi in terza posizione, mentre pochi istanti dopo Alessandro Ottaviani ha difeso magistralmente la sua quinta posizione dagli attacchi di Benedetti, che nonostante sembrasse averne di più non è riuscito a superare il pilota dell' AKR Simracing, che sin dai primi giri si è trovato a doversi difendere con le unghie e con i denti dai piloti che aveva dietro.
Per cercare di avere la meglio sull' "insuperabile" Ottaviani, i compagni di squadra Benedetti e Sciurti hanno deciso di invertire le posizioni ma poche curve dopo l'inversione di posizioni Sciurti è incappato anche lui nella trappola dell'ultima curva, perdendo il posteriore in uscita e riuscendo per miracolo a non distruggere la macchina contro il muretto interno, rimediando solo lievi danni al posteriore e perdendo oltre alla posizione sul compagno di squadra anche quella su Turato, che al giro successivo ha guadagnato anche la sesta posizione di Benedetti sfruttando un suo errore questa volta alla penultima curva, anch'essa non tanto più facile da impostare rispetto all'ultima.
Il primo fra i big ad effettuare la seconda sosta è stato Angelo Trifilio, andato ai box al 27° giro e rientrato in nona posizione con un altro treno di gomme Medie, conferma definitiva del fatto che fosse su una strategia a tre fermate e che quindi nonostante avesse passato Degano pochi giri prima in realtà avrebbe avuto bisogno di molto più margine per arrivargli davanti sotto la bandiera a scacchi. Intanto come prevedibile Penco aveva portato il suo vantaggio su Degano a oltre 12", quando a partire dal 27° giro i suoi problemi di fluidità si sono evidentemente acuiti perchè è stato autore di tre uscite di pista nel giro di una trentina di secondi, una delle quali gli ha anche causato danni alla macchina: il pilota del Rivetto Racing Team ha quindi visto evaporare tutto il vantaggio che si era costruito fino a quel momento, e dopo la terza uscita di pista è stato superato dai due piloti del Vivaio Racing. Alla fine del 28° giro è andato ai box per riparare i danni rientrando in nona posizione, ma dopo neanche un giro dal suo pit stop si è ritirato dalla gara perchè evidentemente non era più possibile guidare in sicurezza con i freeze che aveva.
Con il ritiro di Penco in testa alla gara sono saliti i due piloti del Vivaio Racing Degano e Favorito, che vantavano quasi 15" di vantaggio sul terzo classificato Ottaviani impegnatissimo a difendersi dagli attacchi di Turato, Benedetti e Sciurti. Gara travagliata per Benedetti, che dopo aver recuperato bene dall'uscita di pista del primo giro è finito a muro all'uscita dell'ultima curva proprio appena dopo aver effettuato quella che doveva essere la sua ultima fermata, per cui è stato costretto a fermarsi nuovamente perdendo definitivamente contatto con i primi, tanto da ritrovarsi addirittura 15°.
Momenti di panico anche per i battistrada Degano e Favorito, che alla fine del 39° giro al momento di entrare ai box si sono trovati la macchina di Bressan intraversata in mezzo alla pitlane, con Degano che l'ha evitata per meno di mezzo metro e Favorito che la stava schivando con relativa tranquillità quando Bressan si è mosso sterzando di colpo e se Favorito fosse transitato solo 2-3 decimi dopo sarebbe stato brutalmente falciato. Passata questa situazione che ricorda vagamente Suzuka 2000 quando Schumacher nel rientrare ai box mentre si giocava il campionato si è trovato la Benetton di Wurz intraversata a pochi metri dalla pitlane, il resto della gara per i piloti del Vivaio Racing è stato tranquillo e privo di particolari imprevisti, con un vantaggio su Ottaviani e Turato sempre più che rassicurante.
La strategia super aggressiva di Angelo Trifilio ha dato i suoi frutti, col pilota del Fast & Aged che dopo la sua terza e ultima fermata è rientrato in pista in quarta posizione virtuale proprio in mezzo alla lotta fra Ottaviani e Turato, e tutto lasciava pensare che con le gomme Medie nuove contro le Hard di Ottaviani e le Medie di tre giri più vecchie di Turato, avrebbe potuto conquistare senza troppi problemi la terza posizione finale, ma Turato è stato bravissimo a superarlo prima che questi potesse mandare le gomme in temperatura, rimettendosi all'inseguimento di Ottaviani.
Una volta scaldate le gomme Trifilio si è rifatto sotto, e all'inizio del 44° giro abbiamo assistito ad un gran duello fra i due, che hanno percorso buona parte del primo settore affiancati, con Turato bravo a tenere la quarta posizione. Il magistrale lavoro di difesa che un insuperabile Ottaviani aveva fatto per tutta la gara è stato completamente vanificato all'ultima curva del 46° giro, quando una manovra completamente senza senso del doppiato Bressan che ha inspiegabilmente rallentato in piena traiettoria lo ha costretto a mancare il punto di corda per evitare di tamponarlo rovinosamente, e questo gli ha fatto perdere tantissima velocità in vista del rettilineo principale, con Alex Turato che essendo uscito ad una velocità superiore di oltre 20kmh non ha avuto problemi a superarlo lungo il rettilineo, nonostante la staccatona che gli ha tirato il pilota dell' AKR Simracing, che non ha lasciato davvero nulla di intentato.
Poche curve dopo uno scatenato Angelo Trifilio è prima riuscito a superare Ottaviani con una bella staccata all'interno della curva Caixa, poi ha completamente azzerato il gap che lo divideva da Alex Turato, ma alla fine del 51° giro è stato anche lui vittima di un errore all'ultima curva, con la sua auto che ha pizzicato l'erba oltre il cordolo esterno e si è scomposta quel tanto che è bastato a Ottaviani per mettersi nella sua scia e riprendersi il 4° posto, e in seguito, proprio all'ultimo giro, è finito nella sabbia lungo la velocissima curva 3, perdendo anche la quinta posizione a vantaggio di Sciurti.
Tuttavia il cambio di posizione più importante dell'ultimo giro è proprio quello in testa alla gara, perchè proprio all'uscita dell'ultima curva Luca Degano si è fatto da parte e ha regalato la vittoria al compagno di squadra Gianluca Favorito, una scelta sicuramente dettata dal fatto che Favorito è in piena lotta per il titolo a differenza di Degano che nonostante il 9° posto di Imola era ancora a quota 0 a causa delle penalità che aveva accumulato in quella gara. Alle loro spalle a oltre 18" di distacco Alex Turato ha limitato i danni con il 3° posto, un risultato di cui tutto sommato può essere contento visto l'errore nelle fasi iniziali che lo aveva fatto scendere addirittura fino al 10° posto.
Alle sue spalle un Alessandro Ottaviani mai domo che fino all'ultimo ha cercato di riprendersi il 3° posto, finendo ad un solo decimo di distacco dall'alfiere del GTWR Carman, mentre Alessandro Sciurti ha sfruttato l'errore di Trifilio per prendersi in extremis una quinta posizione che lo pone ora al terzo posto nella classifica del campionato. Bella anche la prestazione di Trifilio, che dopo una prima gara a Imola in cui dopo essersi qualificato in prima fila dopo neanche 15 secondi era già stato buttato fuori senza nessuna colpa, qui a Barcellona sembrava leggermente in difficoltà col 10° tempo ottenuto in qualifica, ma in gara è stato autore di una performance solida e aggressiva che lo stava premiando con un 4° posto che poteva quasi diventare un 3° perchè era negli scarichi di Turato che con gomme più vecchie sembrava avere non pochi problemi a tenerlo dietro, ma due errorini proprio negli ultimissimi chilometri lo hanno relegato al 6° posto finale.
Settimo posto per Alberto Rubert che senza 10" persi nella prima parte di gara quando ha dovuto percorrere un giro intero a velocità ridotta per non restare senza benzina avrebbe quasi certamente lottato per il podio, mentre la top ten è completata da Marco Onofrio, Claudio Costarelli ed Emilio Longo. Buona anche la rimonta di Dylan Harris che dopo aver deciso di non prendere parte alle qualifiche per evitare il rischio di essere coinvolto in incidenti assurdi come a Imola ha recuperato dal 26° all'11° posto con una gara priva di sbavature, mentre Andrea Benedetti era quasi in odore di podio prima dell'errore a pit stop appena effettuato che gli è costato tantissimo, relegandolo ad un triste 13° posto finale. Ancora peggio è andata al povero Emanuele Di Stefano che ha corso tutta la gara senza force feedback e dopo l'incidente al primo giro non è riuscito a ripetere la grande rimonta di Imola, finendo 22° e staccato di ben due giri.
La prossima gara è in programma giovedì 2 maggio sulla pista del Nurburgring, tracciato conosciutissimo dai simdriver che però probabilmente non sono abituati a percorrere con una monoposto ad altissime prestazioni come la Ferrari-F2004, che necessita ovviamente di punti di riferimento molto diversi rispetto a qualsiasi altra auto, per cui nonostante la pista sia probabilmente senza segreti per quasi tutti i piloti non è affatto scontato che non ci saranno colpi di scena ed imprevisti. La cosa più bella è che dopo una prima gara a Imola troppo brutta per essere vera, finalmente a Barcellona abbiamo assistito ad una gara degna di un campionato della categoria regina e degna soprattutto del talento che i piloti hanno saputo esprimere sul giro singolo, al quale stavolta hanno fatto seguire una buona prestazione anche sulla distanza di gara, con qualche errore soprattutto alla difficilissima curva New Holland che ha mietuto anche vittime illustri, ma tutto sommato è stata una gara davvero gradevole da vedere e da commentare.
La pista tedesca del Nurburgring sotto certi aspetti ricorda quella di Imola, per una sede stradale a tratti abbastanza stretta e per la moltitudine di curve con una sola traiettoria possibile che renderanno i sorpassi davvero difficili, anche perchè a differenza di Imola qui non abbiamo neanche un rettilineo particolarmente lungo. La prima curva a "U" tuttavia sarà quasi certamente teatro di parecchi eventi interessanti, perchè è l'unica curva in cui si può realmente cercare un attacco senza un errore del pilota davanti, e soprattutto sarà interessante quando sarà affrontata al primo giro dai 26 piloti in gruppo che avranno appena iniziato la gara e che per di più avranno serbatoio carico e gomme ancora fredde. Una gara certamente da non perdere anche per l'importanza che avrà in ottica campionato, con Favorito e Turato divisi da sole tre lunghezze ma già con un vantaggio enorme sul resto dei piloti, per cui per molti top drivers che per motivi diversi non sono nella posizione sperata potrebbe essere già la gara dell'ultima spiaggia. L'appuntamento è come al solito sul nostro canale youtube a partire dalle 21:00 con la diretta di qualifiche e gara.
Risultati Qualifiche e Gara
Campionato Piloti
Classifica Team
Streaming YouTube
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